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Il mio pane, home made



Quante cose ho da raccontarvi…non so da dove devo cominciare! Il fatto e che non voglio dilungarmi molto, perché so che non volete perdere tempo per leggere la ricetta. Comunque sarò breve decisa e concisa….mmmm …decisa e concisa , una parola grossa! Da un po’ di tempo mi sono iscritta in un gruppo, che adoro, tutte belle persone vogliose che con tanta umiltà ti seguono passo passo nella realizzazione del pane, a si,avevo dimenticato è un gruppo dove impastano ogni giorno il pane…praticamente il mio mondo, in quanto figlia di genitori panettieri. Da un po’ di tempo avevo accantonato la panificazione, perché la pasticceria porta via tanto tempo, ma non avevo accantonato il desiderio di farlo, loro me l’ho hanno stimolato e con la loro gentilezza sono riuscite a farmi ricavare anche il tempo di impastare e panificare almeno due giorni alla settimana. Sono strafelice!!!ottimi risultati, un pane scrocchiarello come piace a me, ma soprattutto mi porta indietro con il tempo, la mia infanzia ! questa è una ricetta di Carla Piccolo, una amministratrice del gruppo che si chiama “ quelle delle mani in pasta …con allegria “un pane troppo buono e prossimamente vi farò vedere altri pani, pizzottelle, piadine, panini…e tante cose belle e buone!





Ingredienti

550 gr di farina di semola non rimacinata

150 gr di farina 00 w 340

100 gr di licoli attivo

470 gr di acqua fredda di frigo

13 di sale

1 cucchiaino di miele


Procedimento

Dovete organizzarvi al meglio per poter rispettare gli orari, questi sono i miei orari, voi scegliete quelli più congeniali e comodi per impastare.

Ore 11:30 autolisi di tutte le farine con 400 ml di acqua e tenuto a temperatura ambiente coperto con pellicola per due ore e mezza.

Ore 14:00 dovete impastare, prendete la ciotola dell’autolisi mettete tutto in una planetaria, aggiungete il licoli, il miele e incominciate a impastare , unendo un goccio alla volta dell’acqua rimanente e portate l’impasto fino ad incordatura, ci vorranno circa 20 minuti, per ultimo aggiungete il sale. Trasferitelo in una ciotola leggermente unta d’olio d’oliva copritelo e lasciatelo riposare 30 minuti. Trascorso il tempo fate una serie di pieghe in ciotola ogni 30 minuti per tre volte, con l’ultima piega mettete poi l’impasto in un contenitore dai bordi alti e unto di olio. Tracciate con un pennarello il limite di crescite dell’impasto, copritelo con coperchio a chiusura ermetica , tenetelo un paio d’ore a temperatura ambiente e poi tutta la notte in frigo a 4°. Al mattino lo dovreste aver trovato raddoppiato, tiratelo fuori e tenetelo almeno un paio d’ore ad acclimatare, poi rovesciatelo sul tavolo spolverato di semola e senza toccarlo molto allargatelo leggermente e fate una piega a tre. Ripetete l’operazione per altre due volte con un intervallo di ogni mezzora. Con l’ultima piega formo il pane e lo metto nel cestino infarinato di semola con la chiusura rivolta verso l’alto. Copritelo , tenetelo un paio d’ore temperatura ambiente e poi in frigo a 4° per circa 6 ore. Trascorso il tempo, accendete il forno a 250° statico, mettete sul fondo un pentolino d’acciaio con un po’ di acqua, quando arriva a temperatura , mettete il pane su una leccarda con carta forno, scaravoltandolo, in modo che la chiusura passi sotto, fate dei tagli laterali per lo sfiato del pane e se vi piace decoratelo con gli stencil, usando il cacao amaro come colore. Infornate per 20 minuti a 250° con pentolino, poi altri 20 senza pentolino a 200°, poi 15 minuti a 180° e 15 minuti a 160°con forno a spiffero ( cioè mettete un cucchiaino tra il forno e lo sportello del forno, in modo che esca il vapore e la crosta si asciughi e diventa bella scrocchiarella o se preferite croccante. Sfornate e fatelo raffreddare in verticale (sempre se riuscite a resistere a farlo raffreddare, io non c’è l’ho fatta, è irresistibile il profumo di pane buono) non mi resta che augurarvi buon lavoro e buona preparazione…by Rosaria Marra

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a presto

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