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I Biscottoni di casa mia

Ve lo ricordate il detto “son cresciuto con pane e senza pane”? beh per me è stato cosi. La mia infanzia è stata caratterizzata da una alimentazione esclusivamente ARTIGIANALE. Pane, biscotti, pasta, dolci, tutto fatto in casa o meglio al forno di famiglia o quello del paese. Si tanti anni fa, in paese c’erano i forni , stile rudimentale, nel senso che era solo forno, con tanta legna ammassata, montagne di “sarmente” in dialetto leccese, senza negozio alla vendita. Funzionava in questo modo, contattavi il fornaio E NON CERTO CON IL TELEONINO, ti dovevi recare sul posto e chiedergli quando c’era la possibilità per fare il pane e di conseguenza dopo ogni infornata di pane c’era quella dei biscottoni, venivano perfetti, c’era la temperatura ideale per la cottura, dorati fuori e scocchiarelli, friabili, i miei preferiti erano quelli che si bruciacchiavano un pochino, erano ancora più scrocchiarelli. Questi biscottoni mi riportano indietro nel tempo, sin da quando avevo poco più di 7 anni, io ero quella addetta alla sistemazione dei biscottoni nelle teglie, ve la immaginate la scena, una bimba con il pigiamino, (perché la mattina ti dovevi alzare molto presto, il fornaio alle 8,00 passava già a ritirare il pane e i biscotti, ed entro mezzogiorno te li consegnava),

che con le sue manine cercava di prendere i biscottoni che mamma e vicine di casa preparavano con molta frenesia, perché il tempo era tiranno, e ci dovevamo sbrigare perché il fornaio non aspettava ed era maledettamente puntuale. Arrivava anche qualche rimprovero perché qualche biscottone lo trasformavo, non avevo la dimestichezza di prenderli cosi come uscivano dai taglia biscotti. Ma non c’era tempo da perdere, vuoi o non vuoi dovevi imparare per forza, la dura legge dei primogeniti. Ogni volta che preparo i biscottoni, torno indietro con il tempo, un modo per ricordare la mia infanzia, la mia famiglia e tante persone che non vedo da tanto tempo, un po di nostalgia mi assale, ma va bene cosi. Vi ho resi partecipi a un po di storia vissuta, ma mi piaceva raccontarvela.



Ingredienti

1 kg di farina 00 debole

250 gr di zucchero

4 uova

1 bicchiere di olio d’oliva extravergine (pari a 200 ml)

1 bustina di lievito per dolci

1 bustina di ammoniaca per dolci

Latte fresco qb, serve per impastare


Per la finitura

1 uovo

un cucchiaio di latte

Zucchero semolato qb.



Procedimento

Setacciate la farina sulla spianatoia, insieme al lievito e alla ammoniaca, fate un buco al centro come vulcano, rompete le uova, aggiungete lo zucchero e l’olio, e incominciate a impastare gradatamente, facendo assorbire la farina man mano che i liquidi si addensano, e aggiungete il latte man mano che serve fino ad avere un impasto molto morbido. Foderate delle teglie con carta forno e tenetele da parte. Intanto stendete l’impasto con il matterello ad uno spessore di un cm, e con l’apposito taglia biscotti di forma ovale ricavate i biscottini. In una ciotola a parte rompete l’uovo e aggiungete un cucchiaio di latte e sbattete leggermente fino a che l’albume non diventi fluido. Passate i biscottini solo la superficie che va in cottura nell’uovo sbattuto e poi girateli nello zucchero semolato. Sistemateli nella teglia e terminate la preparazione. Infornate a 200°C, teneteli sotto controllo perché in 20/25 minuti cuociono. Sfornateli fateli raffreddare e metteteli nelle scatole di latta, pronti da mettere a tavola per una colazione sana e genuina. Buona preparazione by Rosaria Marra.


come prima...più di prima

Rosaria

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