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APPASSIONATA DA SEMPRE DI CUCINA E PASTICCERIA

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Pasta e broccoli "arriminata"

Questa pasta è il piatto dei ricordi. Ho vissuto in Sicilia per un periodo abbastanza lungo (scarsi due anni) un andirivieni che solo una come me caparbia e determinata poteva sostenere. Voi non lo sapete forse non ve ne ho mai parlato ma per lunghi dodici anni ero un atleta di ballo (danze standard valzer inglese tango viennense slow fax e quickstep e danze latino americane cha-cha samba rumba jive paso doble sono arrivata fino alla classe B1 un po' come la serie b del calcio). Quindi vivendo tre giorni su sette in Sicilia a Messina, per due anni, ho potuto assaggiare tutti i piatti tipici dolci e salati e questo che vi riporto è uno di quelli che non mi stanco mai di mangiare perchè sono un amante delle verdure. Il mio ballerino mi ha raccontato un po' la storia di questo piatto per esempio a Palermo questa pasta si chiama “pasta cui vruoccula arriminata”, dove “vruoccula” sta per cavolfiore e non per broccoli, e “arriminata” sta per “rimescolata”, ripassata come lo diciamo noi.

Una pasta povera, ma ricca di sapore, tipica di questa stagione, che sposa il sapore forte delle acciughe con la punta agrodolce data dall’uvetta. La pasta per eccellenza per questo primo è il bucatino (mai oggi ve la propongo con delle linguine), ma a parte questa certezza, come per tante ricette, ha tante varianti quante sono le persone che la cucinano. Si fa in bianco, ma anche aggiungendo un po’ di concentrato di pomodoro, si può fare al forno, ma anche espressa, si può condire con la “muddica atturrata” (il pangrattato tostato con un po’ d’olio) oppure no, aggiungere o meno l’acciuga, ma resta un fatto, è un primo buonissimo. Infine una precisazione è d’obbligo. L’uvetta adatta per questa pasta è quella piccola e nera, che a Palermo la chiamiamo “passuluna” (o passolina, italianizzando il termine), dal sapore più acidulo ed è quella che viene usata per tutti i piatti salati, che viene coltivata in Sicilia, in particolare modo a Lipari, e in Grecia e per questo chiamata anche uvetta di Corinto.

Ingredienti

1 cavolfiore (verde/bianco/viola)

500 g di bucatini (linguine una mia variazione)

4 acciughe sott'olio

1 spicchio d'aglio

30 g di uvetta

20 g di pinoli

zafferano

olio extravergine d'oliva

sale

peperoncino q.b. (una mia aggiunta)

Procedimento

Dividete il broccolo in cimette e fatele lessare in abbondante acqua salata, su fuoco alto per circa 10 minuti. Prelevate le civette con un mestolo forato e nella stessa acqua fate cuocere i bucatini. Scolateli al dente.

Nel frattempo preparate il condimento. Sciogliete lo zafferano in un po' d'acqua.

Mettete a mollo l'uvetta in acqua calda per almeno 10 minuti. Sbucciate l'aglio.

In una larga padella mettete un po’ d’olio e fate soffriggere l'aglio e sciogliere i filetti di acciuga. Aggiungete il cavolfiore, l’uvetta sciacquata più volte e strizzata e i pinoli. Fate dorare il tutto. Scolate la pasta e aggiungetela al condimento.

Fatela saltare a fuoco vivace per pochi minuti per amalgamare bene il condimento.

Aggiungete un po' d'acqua di cottura per mantecare. Buona Preparazione!!!!!!!!

 

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