Brioche al Latte fresco con lievito naturale
Cosa c’è di meglio che trovare al risveglio ad attenderci una brioche pronta per essere farcita con marmellate o crema di nocciole? Ancora meglio poi, se è una brioche a lievitazione naturale. Insomma, un dolce fiore per rallegrare gli occhi e il palato, e soprattutto il cuore; per portare finalmente di nuovo festa a colazione, e far tornare ad essere il risveglio, il momento più piacevole della giornata. Il lievito naturale poi, conferisce a questo dolce una marcia in più,e lo rende speciale
Ingredienti Dose per due tortiere tonde da 25 cm di diametro 350 gr di Manitoba 00 150 gr di Farina 00 150 gr di Lievito naturale 250 gr di Latte intero fresco 10 gr di Miele d’acacia 60 gr di Tuorlo d’uovo 125 gr di Zucchero ½ Bacca di Vaniglia 100 gr di Burro 2 gr di Sale Per la finitura 20 gr di tuorlo d’uovo 20 gr di latte q.b. di Zucchero in granella Il lievito deve essere usato sempre a tre ore dal rinfresco, quando è raddoppiato. Nella ciotola della planetaria inseriamo le due farine e il lievito ridotto a pezzetti, e facciamo girare piano con il braccio a gancio. Quando si è creato uno sfarinato iniziamo ad aggiungere il latte a temperatura ambiente dove avremo sciolto il miele. Assorbito tutto il latte ed avuto un impasto liscio (se sarà il caso aggiungerne un goccio, visto che non tutte le farina assorbono nella stessa maniera) iniziamo ad aggiungere i tuorli un po’ alla volta fino al loro completo assorbimento, e fino ad avere un impasto omogeneo e asciutto, incordato, che si stacca dalle pareti della ciotola. Aggiungiamo poi un po’ alla volta lo zucchero con dentro i semi estratti dalla mezza bacca di vaniglia. Mantenendo sempre l’impasto incordato, aggiungiamo poco alla volta il burro che abbia la classica consistenza a pomata (o lo scaldiamo qualche secondo al microonde stando attenti a non farlo sciogliere o lo lasciamo un paio d’ore a temperatura ambiente). Facciamo assorbire per bene tutto il burro prima di aggiungere il sale. Alla fine l’impasto deve risultare liscio, elastico e non appiccicoso. Finito di impastare, la pasta ha bisogno di raffreddarsi almeno un’ora in frigorifero per far si che il burro, rapprendendosi o come si dice tecnicamente, tirando, la renda più facilmente maneggiabile. Quindi dalla ciotola della planetaria ribaltiamo su un piano, facciamo una bella palla o meglio, pirliamo aiutandoci al massimo con un tarocco, e riponiamo in una ciotola che copriremo con della pellicola prima di riporre in frigo. Ora, visto che sappiamo che le lievitazioni quando si usa pasta madre sono molto lunghe, ci regoliamo in base al tempo che abbiamo a disposizione. L’impasto può stazionare in frigorifero anche fino a 12 ore. io ho , impastato la sera e l'ho ripreso dal frigo la mattina, dandogli un paio d’ore per acclimatarsi prima di continuare. . Ribaltato dalla ciotola sulla spianata, l’impasto si arrotola tirandolo con i pollici per farne un filone che va diviso in quattordici pezzi di circa 85 gr ciascuno. Quindi arrotondiamo e facciamone delle palline. Dopo aver imburrato le tortiere con burro morbido ma non sciolto e rimosso gli eccessi, sistemiamo una pallina al centro della tortiera e prese altre sei, le schiacciamo a farne dei salsicciotti che sistemiamo a raggiera intorno alla pallina centrale in modo equidistante. Lievitando, questa sistemazione gli conferirà la caratteristica forma di un fiore. Riempite le due forme con sette pezzi ciascuno, le copriamo con la pellicola e le mettiamo a lievitare.Ci vorranno dalle 6 alle 9 ore mettetelo al calduccio altrimenti la lievitazione con pasta madre si allungherà ancora di più. Quando la massa avrà riempito tutti gli spazi, come si vede in foto, ed è pronto per andare in forno, scopriamolo per una decina di minuti per far formare una pelle sottile sulla massa. Mischiamo il tuorlo con il latte, spennelliamo e cospargiamo con granella di zucchero. Inforniamo a 165°C per 35 minuti circa Sforniamo e facciamo raffreddare su una gratella
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